TERAPIA DELLA
NEUROPSICOMOTRICITÀ
Terapia della Neuropsicomotricità
Il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva (TNPEE) è il Professionista Sanitario che svolge in età precoce, pediatrica ed evolutiva interventi di prevenzione, abilitazione e riabilitazione quando sono presenti atipie, ritardi, disturbi dello sviluppo.
L’intervento del TNPEE ha la finalità di armonizzare o riequilibrare lo sviluppo psicomotorio per il superamento/compensazione dei deficit motori, cognitivi e relazionali, utilizzando come strumento la mediazione corporea e privilegiando la dimensione relazionale.
È fondamentale per una adeguata scelta terapeutica un’analisi plurifattoriale ovvero una valutazione neuropsicomotoria individualizzata che consentirà la definizione degli obiettivi del progetto terapeutico e l’avvio della presa in carico in un’équipe multidisciplinare.
Qual è il ruolo del TNPEE?
IIl TNPEE accoglie ogni linguaggio del bambino sia esso tonico, gestuale, mimico, emozionale o verbale. Coglie il suo bisogno attraverso un'attenta analisi osservazionale e l’ascolto empatico, ponendosi in ottica non giudicante e creando un ambiente protetto e sicuro in cui il bambino possa esprimersi liberamente. Il terapista, inoltre, comunica con il bambino attraverso il gioco spontaneo con una modalità non direttiva, valorizza i suoi punti di forza per lavorare sulle sue fragilità, rispettando i suoi tempi di evoluzione e maturazione. Altrettanto importante è la mediazione con la famiglia per promuovere la lettura dei suoi bisogni e la condivisione di strategie esportabili nel contesto quotidiano per promuovere la generalizzazione delle competenze del bambino, prevenire/ridurre alcuni comportamenti problematici, favorendo la messa in atto di comportamenti adattativi.
Ciò consente di promuovere l’empowerment genitoriale, ovvero di incrementare il senso di competenza e autoefficacia, attraverso il supporto durante le fasi del percorso di cura e il coinvolgimento attivo dei genitori nel programma terapeutico.
Quali sono i disturbi prevalenti di cui si occupa il TNPEE?
L’intervento del TNPEE è specifico per i bambini e i ragazzi in età 0-18 che presentano:
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Ritardo Globale di Sviluppo (“ritardo psicomotorio” o alterazione nell’acquisizione delle funzioni in età 0-5)
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Disturbi della Coordinazione Motoria (impaccio, maldestrezza, disprassia)
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Disturbi dello Spettro Autistico
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Disturbi della Regolazione
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Disturbi della Relazione e della Comunicazione
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Disturbi da Deficit di Attenzione, Iperattività, Impulsività
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Disturbi Specifici di Apprendimento
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Disturbi dello Sviluppo Intellettivo
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Disturbi Neuromotori e Sensoriali
Il gioco nella dimensione terapeutica neuropsicomotoria
Il gioco rappresenta il canale preferenziale utilizzato nel contesto neuropsicomotorio poiché rappresenta l’attività privilegiata dal bambino e il ponte di comunicazione primario con il suo mondo. Il gioco, inoltre, diviene lo strumento per raggiungere gli obiettivi prefissati ed è anche un obiettivo in sé.
È nel gioco, infatti, che il bambino si esprime pienamente attraverso il movimento: giocando vive la tonicità del proprio corpo, si apre alla narrazione, inventa e diviene creativo.
Ciò che distingue il gioco quotidiano del bambino dal gioco svolto all’interno della seduta neuropsicomotoria è la specifica progettualità di quest'ultimo, progettualità che indirizza e accoglie l’azione spontanea all’interno di un percorso intenzionalmente pensato e condiviso.
Come si attiva l’intervento del TNPEE?
Il medico di riferimento che segnala la necessità di terapia neuropsicomotoria è di solito il Neuropsichiatra Infantile, cui spetta la diagnosi clinica ed il coordinamento degli interventi e degli operatori che prendono parte al progetto riabilitativo.
L’indicazione per un intervento neuropsicomotorio può essere formulata anche dal Pediatra quando nel bambino siano presenti difficoltà di sviluppo.