NUTRIZIONE CLINICA
Nutrizione Clinica
La Nutrizione clinica è la specialità che si occupa dell’alimentazione seguendo il modello della riabilitazione nutrizionale psicobiologica (relazione tra comportamento – emozioni – cibo - reazioni biologiche) sfruttando tecniche che si rifanno alla terapia cognitivo-comportamentale e training di familiarizzazione col cibo.
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E’ indicata a chiunque desideri intervenire positivamente sul proprio comportamento alimentare senza stravolgere le proprie abitudini, ottimizzando l’alimentazione in un ambito di corretto stile di vita per fare in modo che i cambiamenti ottenuti siano poi mantenuti nel tempo.​
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La prima visita di circa 90 minuti è fondamentale per l’inquadramento dello stile alimentare della persona, per definire l’approccio dietetico più adatto e per l’individuazione del percorso nutrizionale adeguato per raggiungere in modo corretto l’obiettivo ponderale stabilito e condiviso.
Il colloquio con il paziente è così strutturato:
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Anamnesi familiare, fisiologica e patologica;
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Anamnesi alimentare (Storia del peso, raccolta delle abitudini alimentari, del rapporto con il cibo e dello stile di vita del paziente con identificazione dei punti critici e degli aspetti da migliorare);
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Valutazione della composizione corporea tramite bioimpedenziometria (metodica che consente di avere informazioni sulla massa grassa, sulla massa magra e sullo stato di idratazione del corpo), valutazioni antropometriche (peso, altezza, IMC Indice diMassa Corporea, circonferenze vita), calcolo indicativo del MB (Metabolismo Basale) e DE (Dispendio Energetico) giornaliero;
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Definizione dell’obiettivo nutrizionale terapeutico;
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Scelta dell’approccio dietetico da seguire in base alle esigenze, abitudini e gusti del paziente.
La dieta verrà consegnata successivamente dopo un’attenta analisi complessiva dei dati raccolti, con l’obiettivo di suggerire un piano alimentare il più personalizzata possibile e che segua le abitudini e le esigenze del paziente.
A chi ci rivolgiamo?​
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Soggetti sani normopeso che vogliono migliorare la loro alimentazione
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Soggetti in particolari condizioni fisiologiche: età fertile, gravidanza, allattamento, età pediatrica, età senile e menopausa
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Soggetti in stato di sovrappeso, obesità o sottopeso
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Soggetti con accertate condizioni patologiche: diabete, iperinsulinemia, steatosi epatica, ipercolesterolemia, ipertensione, ipotiroidismo, osteoporosi, sindrome dell’ovaio policistico
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Soggetti con disturbi gastrointestinali: reflusso gastro-esofageo, gastrite, colite, colon irritabile, stipsi, diarrea, diverticolite, gonfiore addominale, meteorismo
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Soggetti con allergie e/o intolleranze alimentari
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Soggetti vegetariani
Nutrizione in Gravidanza
I primi 1000 giorni di vita sono cruciali per un bambino: gli organi e i sistemi sono particolarmente sensibili a stimoli o “insulti” precoci che possono programmare lo sviluppo futuro e le condizioni di salute dell’adulto che verrà. Come affermato anche dalla Organizzazione Mondiale della Sanità, inoltre, in questo periodo la corretta nutrizione contribuisce a ridurre il rischio di sviluppare malattie croniche.
Di particolare rilievo nei primi 1000 giorni è anche lo sviluppo cognitivo: l’80% del cervello di un adulto si forma, infatti, nei primi 3 anni. Per questo motivo è molto importante offrire al bambino un’alimentazione equilibrata in tutte le fasi che caratterizzano questo periodo a partire dal concepimento (l’alimentazione della madre durante la gravidanza e il suo stile di vita influenzerà per il 70% la salute del nascituro - eredità epigenetica) per concludersi nella fase dell’allattamento, momento in cui la mamma necessita di un corretto rapporto qualitativo e quantitativo valido a soddisfare le richieste del neonato e l’aumentato dispendio energetico dovuto alla produzione di latte.
Nutrizione
in età evolutiva
Una sana e corretta alimentazione nell’età evolutiva crea le condizioni ottimali per uno sviluppo armonico e per una buona salute in età adulta.
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L’allattamento materno è quello maggiormente raccomandato, ma in caso il latte materno non sia sufficiente è importante scegliere la giusta formula ed evitare assolutamente il latte vaccino almeno fino al primo anno di età.
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La successiva fase di svezzamento è un momento estremamente importante per il bambino.
Le teorie sono molteplici, dal metodo classico che prevede un inserimento graduale e progressivo ad altri che suggeriscono la teoria dell’inserimento alimentare diretto e immediato.
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Partendo dal presupposto che lo svezzamento non debba essere avviato prima dei sei mesi di vita, è importante essere supportati con studiate consulenze per una corretta impostazione del piano alimentare al fine di tutelare organi come il piccolo intestino, il fegato, i reni e il pancreas non ancora giunti alla loro completa formazione.
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A partire dal 1 anno di vita, l’alimentazione del bambino diviene sempre più simile a quella dell’adulto. Deve essere varia ed equilibrata, senza sale e limitando gli zuccheri e deve assicurare il corretto apporto energetico e le giuste quantità di proteine, vitamine e sali minerali.
Il nutrizionista si occupa di:
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Elaborazione di piani alimentati per asili nido, scuole dell’infanzia e scuole primarie
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Elaborazione di piani alimentari che coinvolgano l’intera famiglia